Abbiamo visto qualche problema sull’asse cartesiano, ma in realtà un solo asse non è molto interessante. Se invece prendiamo due assi cartesiani non paralleli la situazione diventa più complessa, interessante e divertente.
Due assi non paralleli permettono di realizzare una corrispondenza biunivoca tra i punti del piano e le coppie ordinate di numeri: ad ogni punto corrisponde una ben precisa coppia di numeri e ad ogni coppia di numeri un ben preciso punto. La coppia ordinata di numeri prende il nome di coordinate del punto.
In entrambi questi riferimenti cartesiani al punto P corrisponde la coppia di numeri (2; 3). Pur essendo validi entrambi, per noi sarà molto più comodo usare il secondo riferimento cartesiano. Cioè un riferimento in cui gli assi:
hanno l’origine in comune;
sono perpendicolari;
hanno la stessa unità di misura.
Un asse, di solito quello orizzontale, si chiama asse delle ascisse o asse x; l’altro asse di solito quello verticale, si chiama asse delle ordinate o asse y. La prima delle due coordinate si riferisce alla coordinata dell’asse , la seconda alla coordinata dell’asse : .
Un riferimento di questo tipo si chiama: Riferimento Cartesiano Ortogonale Monometrico, (rcom). E noi d’ora in poi, quando parleremo di piano cartesiano o di riferimento cartesiano, ci riferiremo sempre ad un rcom.
Riassumendo possiamo dare la seguente definizione:
Gli assi dividono il piano in quattro zone chiamate quadranti che sono numerati come in figura 1.3.
Tutti i punti che appartengono all’asse hanno l’ordinata (la ) uguale a zero. Tutti i punti che appartengono all’asse hanno l’ascissa (la ) uguale a zero. L’intersezione degli assi, l’origine, ha coordinate
Per rappresentare un punto date le sue coordinate si procede nel seguente modo:
determiniamo sull’asse il punto immagine del numero reale
da tracciamo la retta parallela all’asse
determiniamo sull’asse il punto immagine del numero reale
da tracciamo la retta parallela all’asse .
L’intersezione delle parallele tracciate, è il punto che ha per coordinate la coppia ordinata .
Il procedimento inverso permette di passare da un punto del piano alle sue coordinate,
Determiniamo l’immagine delle coppie ordinate , , , e .
Nella figura 1.5 sono riportati i punti: che è l’immagine della coppia , immagine della coppia , immagine della coppia e della coppia .
Determiniamo l’immagine delle seguenti coppie: , , , .
Osserviamo (figura 1.6) che il punto immagine dello zero sull’asse coincide con , quindi la coppia sarà associata al punto dell’asse e la coppia al punto dello stesso asse. Analogamente le coppie e sono associate rispettivamente ai punti e dell’asse .