12 Proporzioni

Definizione 3.15  Il rapporto tra due numeri, di cui il secondo è diverso da zero, è il quoziente che si ottiene dividendo il primo numero per il secondo. Il primo numero si dice antecedente, il secondo conseguente.

Definizione 3.16  Una proporzione è una uguaglianza tra due rapporti, del tipo A:B=C:D, che si legge A sta a  B come  C sta a  D, con  B D diversi da zero.

Esempio 3.32 

4:2=12:6.

Formano una proporzione perché i due quozienti valgono entrambi 2.

Esempio 3.33 

7:14=16:4.

Non formano una proporzione perché il primo rapporto vale 0,5 mentre il secondo rapporto vale 4.

Si dice anche che quattro numeri sono in proporzione se il rapporto tra i primi due è uguale al rapporto tra il terzo e il quarto.

Proprietà 3.2 (Fondamentale delle proporzioni)  In ogni proporzione il prodotto dei medi è uguale al prodotto degli estremi. A:B=C:DAD=BC.

Esempio 3.34 

4:6=6:9.

Il prodotto dei medi è  66=36 e il prodotto degli estremi è  49=36. Quindi è una proporzione.

Esempio 3.35 

20:30=30:40.

Il prodotto dei medi è  3030=900 il prodotto degli estremi è  2040=800. Quindi non è una proporzione.

12.1 Calcolo di un medio o un estremo incognito

Il medio incognito di una proporzione si calcola moltiplicando gli estremi e dividendo il risultato per l’altro medio:

a:b=x:dx= ad b.

L’estremo incognito di una proporzione si calcola moltiplicando i medi e dividendo il risultato per l’altro estremo:

x:b=c:dx= bc d.

Esempio 3.36  Calcola il termine incognito di ciascuna proporzione.

Definizione 3.17  Una proporzione si dice continua se ha i medi uguali.

Una proporzione continua è del tipo  A:B=B:C, per esempio

3:9=9:27, 5:10=10:20, 4:16=16:64.

Calcolo del medio in una proporzione continua

In una proporzione continua il medio proporzionale incognito si ottiene moltiplicando gli estremi e calcolando la radice quadrata del prodotto ottenuto.

a:x=x:dx= ad.

Esempio 3.37 

Trovare il valore di x nella seguente proporzione continua  36:x=x:9.

Svolgimento  x= 369=18.

12.2 Grandezze direttamente e inversamente proporzionali

Si consideri il perimetro di un triangolo equilatero; sappiamo che esso varia al variare della lunghezza del suo lato. Se si indica con  l la lunghezza del lato del triangolo, allora il perimetro è dato dalla relazione: 

2p=3l.

È possibile notare che se raddoppia il lato, raddoppia anche il perimetro; se si triplica il lato, allora triplica anche il perimetro etc.

Lato  l

 0,5

 1

 1,5

 2,4

 3,1

 4,4

Perimetro

1,5

3

4,5

7,2

9,3

13,2

Rapporto  2p l

 3

 3

 3

 3

 3

 3

Definizione 3.18  Due grandezze  x y si dicono direttamente proporzionali se il loro rapporto è costante, cioè y x=k, con k0.

In generale, da quest’ultima scrittura, possiamo dedurre che una proporzionalità diretta è espressa da una formula del tipo:

y=kx, con k0.

Graficamente un tale tipo di proporzionalità è rappresentato da una retta che passa per l’origine di un sistema di assi cartesiani ortogonali (figura 3.2).

Figura 3.2: Proporzionalità diretta.
Figura 3.3: Proporzionalità inversa.


Figura: TODO

Esaminiamo ora un altro esempio. Se quando vai a fare benzina allo scooter chiedi ogni volta € 10 di benzina, noterai che se aumenta il prezzo della benzina diminuirà la quantità di carburante che ricevi e viceversa se diminuisce il prezzo aumenterà la quantità di carburante che ricevi. Ciò che rimane costante è il prodotto tra il prezzo della benzina e la quantità di benzina ricevuta che deve essere sempre € 10.

Prezzo benzina al litro  p (€ )

1,126

1,156

1,212

1,248

Benzina ricevuta  b (l)

8,881

8,650

8,251

8,013

Costo  c=pb (€ )

10,00

10,00

10,00

10,00

Definizione 3.19  Due grandezze  x y si dicono inversamente proporzionali se il loro prodotto è costante, cioè se: xy=k, con k0.

In generale, da quest’ultima scrittura, possiamo dedurre che una proporzionalità diretta è espressa da una formula del tipo:

y= k x, con k0.

Graficamente un tale tipo di proporzionalità è rappresentato da un ramo d’iperbole equilatera in un sistema di assi cartesiani ortogonali (figura 3.3).