1 Definizioni fondamentali

Definizione 7.1  Un polinomio è un’espressione algebrica letterale che consiste in una somma algebrica di monomi.

Esempio 7.1  Sono polinomi:  6a+2b, 5a2b+3b2, 6x2-5y2x-1, 7ab-2a2b3+4.

Se tra i termini di un polinomio non sono presenti monomi simili, il polinomio si dice in forma normale o ridotto; se al contrario si presentano dei termini simili, possiamo eseguire la riduzione del polinomio sommando i termini simili. Tutti i polinomi sono quindi riducibili in forma normale.

Un polinomio in forma normale può presentare tra i suoi termini un monomio di grado 0 che viene comunemente chiamato termine noto.

Esempio 7.2  Il polinomio  3ab+b2-2ba+4-6ab2+5b2 ridotto in forma normale diventa  ab+6b2-6ab2+4. Il termine noto è  4.

Un polinomio può anche essere costituito da un unico termine, pertanto un monomio è anche un polinomio. Un polinomio che, ridotto in forma normale, è somma algebrica di due, tre, quattro monomi non nulli si dice rispettivamente binomio, trinomio, quadrinomio.

Esempio 7.3  Binomi, trinomi, quadrinomi.
  1. xy-5x3y2 è un binomio;
  2. 3ab2+a-4a3 è un trinomio;
  3. a-6ab2+3ab-5b è un quadrinomio.

Definizione 7.2 

Due polinomi, ridotti in forma normale, formati da termini uguali si dicono uguali, più precisamente vale il principio di identità dei polinomi: due polinomi  p(x) q(x) sono uguali se, e solo se, sono uguali i coefficienti dei termini simili.

Se due polinomi sono invece formati da termini opposti, allora si dicono polinomi opposti.

Definiamo, inoltre, un polinomio nullo quando i suoi termini sono a coefficienti nulli. Il polinomio nullo coincide con il monomio nullo e quindi con il numero 0.


Esempio 7.4  Polinomi uguali, opposti, nulli.
  1. I polinomi  1 3xy+2y3-x 2y3-x+ 1 3xy sono uguali;
  2. i polinomi  6ab-3a+2b 3a-2b-6ab sono opposti;
  3. il polinomio  7ab+4a2-ab+b3-4a2-2b3-6ab+b3 è un polinomio nullo, infatti riducendolo in forma normale otteniamo il monomio nullo  0.

Definizione 7.3  Il grado complessivo (o semplicemente grado) di un polinomio è il massimo dei gradi complessivi dei suoi termini. Si chiama, invece, grado di un polinomio rispetto ad una data lettera l’esponente maggiore con cui quella lettera compare nel polinomio, dopo che è stato ridotto a forma normale.

Esempio 7.5  Grado di un polinomio.

Definizione 7.4  Un polinomio si dice omogeneo se tutti i termini che lo compongono sono dello stesso grado.

Esempio 7.6  Il polinomio  a3-b3+ab2 è un polinomio omogeneo di grado  3.

Definizione 7.5  Un polinomio si dice ordinato secondo le potenze decrescenti (crescenti) di una lettera, quando i suoi termini sono ordinati in maniera tale che gli esponenti di tale lettera decrescono (crescono), leggendo il polinomio da sinistra verso destra.

Esempio 7.7  Il polinomio  1 2x3+ 3 4x2y-2xy2+ 3 8y3 è ordinato secondo le potenze decrescenti della lettera  x, e secondo le potenze crescenti della lettera  y.

Definizione 7.6  Un polinomio di grado  n rispetto ad una data lettera si dice completo se contiene tutte le potenze di tale lettera di grado inferiore a  n, compreso il termine noto.

Esempio 7.8  Il polinomio  x4-3x3+5x2+ 1 2x- 3 5 è completo di grado  4 e inoltre risulta ordinato rispetto alla lettera  x. Il termine noto è  - 3 5.

Osservazione Ogni polinomio può essere scritto sotto forma ordinata e completa: l’ordinamento si può effettuare in virtù della proprietà commutativa della somma, mentre la completezza si può ottenere mediante l’introduzione dei termini dei gradi mancanti con coefficiente uguale a  0.

Per esempio, il polinomio  x4-x+1+4x2 può essere scritto sotto forma ordinata e completa come  x4+0x3+4x2-x+1.